La coppia: un sistema di promesse, ideali, sogni, avventure e progetti, che coesistono sotto il concetto “finchè morte non vi separi”.

Eppure mai come in questa epoca, la coppia è sottoposta ad enormi pressioni che sempre più spesso la costringono a frustrazioni derivate da un mancato appagamento delle proprie necessità. Mi sono chiesto cosa si potesse fare. Cosa avrei potuto fare io per le coppie.

La risposta? Permettere ai due partner di stabilire una nuova alleanza attraverso le proprie fantasie, vivendole senza inibizioni.
Come? Attraverso un percorso di coaching di coppia.

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Un tempo la coppia era inerme di fronte agli eventi. Mi spiego meglio. Essa subiva passivamente le logiche che la volevano soggiacere alle convenzioni sociali e dunque si univa, proseguiva il proprio cammino e moriva così, nella convinzione che tutto era giusto perché in fondo era così che doveva andare, era così che gli altri si aspettavano che fosse. A discapito della domanda “Ma sono realmente felice?”

“Oggi mi sento triste, cosa accade?”

Le coppie vivevano momenti di noia, ma molte volte non erano neanche riconosciuti. D’altronde, in periodi di guerre, carestie, pestilenze quanto tempo c’era per riflessioni come “Oggi mi sento triste, cosa accade?”

Le cose sono cambiate con l’avvento della modernità. Un’epoca di benessere in cui il dogma della famiglia con ruoli e dinamiche predefinite va man mano sparendo. Questa trasformazione ha fatto sì che la ricerca dei bisogni primari fosse affiancata dal voler stare bene con se stessi e nel mondo. Un mondo sempre più individualizzato, sempre più teso alla ricerca di libertà, o meglio al bisogno di esprimere se stessi.

La coppia non è certo sfuggita a queste dinamiche. Una voglia di libertà, anche nell’esprimere le proprie fantasie, che però ha continuato a scontrarsi contro ciò che la Società voleva e vuole. E se anche la coppia avesse bisogno di “evolvere”?

 

Vivere le fantasie di coppia e non averne paura

 

La mia esperienza mi ha insegnato che, prima o poi, la vita di coppia cerca di sfuggire alla routine. 

Ti propongo ora un cambio di prospettiva. E se le crisi di coppia fossero un microcosmo? Rappresentassero, cioè, una miniatura di un conflitto più grande. Quello tra Individuo e Società. Da un lato la ricerca di nuove esperienze da parte di uno dei due partner  (facilitate anche dalle possibilità offerte dal web) dall’altro i freni inibitori, posti dall’altro partner, dall’inconscio, dall’opinione degli altri. Un vero e proprio conflitto di valori.

E a quel punto le strade sono due. 

  • L’altro partner asseconda le fantasie, non vivendole bene e immolandosi ad esse
  • ergere barriere, arrendersi alla quotidianità. Entrare in crisi e, peggio, molte volte non riuscire neanche a intendere quali siano le reali ragioni di queste frustrazioni.

Porre un argine ai desideri di uno dei partner, magari considerandoli anormali, significa molte volte condannare il rapporto al deterioramento. Non sempre la miglior soluzione è “castrare le proprie fantasie”. Non sempre “rinunciare” è sinonimo di “coppia sana ed etica”.

Attenzione però. Perché se l’altro partner asseconda le voglie del(la) compagno/a non vuole dire che ne sia felice. Può trattarsi di una sorta di “sacrificio” che finisce per accrescere il problema, più che risolverlo.

Perché scegliere un coach di coppia?

Ed è qui che entra in gioco un percorso di coaching di coppia volto a vivere le fantasie sessuali per quelle che sono: del tutto normali. Attimi da vivere con felicità, da complici, e di cui non avere assolutamente paura. Anzi volti ad arricchire le esperienze di coppia, e a disinnescare la necessità di evadere verso l’esterno.

A volte si tratta solo di capire. Capire che vivere le fantasie di coppia si può ed è del tutto normale. Si tratta di stare bene. Con se stessi e nella vita di coppia. In due parole.

Essere felici.

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