Pulsioni sessuali: cosa accade se vengono represse

cosa sono le pulsioni sessuali

Indice

Quante volte hai sentito parlare di pulsione sessuale? Tantissime, immagino. Il concetto di pulsione fu introdotto da Sigmund Freud per spiegare determinati comportamenti basati su processi inconsci. Il gigante della psicoanalisi divise le pulsioni in sessuali e aggressive.

Definizione di pulsione

L’enciclopedia della psicanalisi definisce la pulsione come: “Processo dinamico consistente in una spinta (carica energetica, fattore di motricità) che fa tendere l’organismo verso una meta. Secondo Freud, una pulsione ha la sua fonte in un eccitamento somatico (stato di tensione); la sua meta è di sopprimere lo stato di tensione che regna nella fonte pulsionale; la pulsione può raggiungere la sua meta nell’oggetto o grazie a esso“.

Le pulsioni sessuali sono tutte accettate dal nostro Io?

Il titolo di questo paragrafo ha una sola risposta. No. Chiarisco meglio questo fondamentale concetto freudiano (solo in parte superato da nuove scuole di pensiero).

Le pulsioni sessuali represse si ripropongono attraverso sogni o per mezzo di nevrosi.

Faccio un parallelo. Hai sempre rifiutato di mangiare il cocco. La sola idea di portare alla bocca un pezzo di quel frutto ti dà nausea. Immagina, ora, di essere su un’isola deserta e di essere costretto a digiunare per tre giorni di fila. Al quarto giorno scovi un albero di cocco: credi che, a quel punto, faresti ancora fatica a mangiarlo? Penso proprio di no…

Le pulsioni sessuali seguono lo stesso meccanismo. Alcune vengono represse perché in conflitto con l’Io cosciente e i suoi valori, ideali, educazione ricevuta dalla Società e dalla famiglia etc.

Attenzione però. In situazioni di emergenza possiamo mettere da parte i nostri gusti culinari e fiondarci liberamente davanti a una pianta di cocco, ma accade lo stesso se un desiderio inconscio è, ad esempio, vedere il nostro/la nostra partner a letto con un altro uomo o un’altra donna?

La risposta è ancora un No. Perché mangiare una fetta di cocco non innesca un meccanismo che invece impedisce di chiedere al proprio Lui/Lei di farsi guardare mentre consuma un amplesso con un altro/ un’altra. Di cosa parlo?

Della vergogna.

La psiche, infatti, attua una autoncensura evitando che certe richieste, considerate indicibili, affiorino allo stato conscio.

Il ruolo del coach di coppia

Questi desideri sessuali inconscio, come detto, deragliano verso nevrosi e comportamenti che, visti dall’esterno, possono risultare assurdi.

Il meccanismo della vergogna, però, agisce anche quando queste pulsioni raggiungono il livello conscio. Si ha paura di confessare all’altra metà le proprie fantasie sessuali: il timore di non essere capiti è troppo forte e allora si aspetta, si aspetta, si aspetta….con il risultato di continuare a vivere il rapporto da infelici o comunque da inappagati, senza mai afferrare quella pianta di cocco che un po’ spaventa, un po’ viene bramata.

Ora ti chiedo di non attendere oltre e di adattare un cambio di prospettiva. Un coach di coppia aiuta i partner ad aprirsi, raccontarsi, vivere le fantasie sessuali rimuovendo un muro che non ha ragione di esistere. La vergogna.

Contattami.

Kris.

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