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21 Marzo 2020, è appena iniziata la Primavera e la osserviamo dal balcone. Passiamo le giornate segregati in casa, ricordando con una lieve nostalgia le passeggiate all’aria aperta, gli aperitivi con gli amici e le serate al cinema gustandosi i pop corn.
Ma questa nostalgia non è l’unico omaggio di questo tragico periodo segnato dal Coronavirus. Ora conviviamo con la nostre dolce metà. La viviamo ora dopo ora, secondo dopo secondo. Dovrebbe essere una cosa stupenda passare tutto il tempo possibile e immaginabile con il nostro partner, eppure non è sempre così.
Molte coppie non sono abituate a convivere perennemente nel bene e nel male, nella dolcezza e nei litigi. I ritmi di coppia sono solitamente scanditi da momenti di assenza, come ad esempio durante il lavoro e le attività quotidiane, a momenti di ritrovo nei quali si socializza e ci si racconta la giornata.
In poche parole, è bello sentire la reciproca mancanza. Crea desiderio, e ci permette di esprimere se stessi lontani dagli “occhi della coppia”, dove esiste il nostro piccolo mondo, le nostre piccole evasioni mentali che ci permettono di vivere la coppia in armonia con la propria individualità.
In questo periodo di crisi da Covid-19 la mancanza è totalmente assente, i partner coesistono in ogni momento della giornata, anche quei momenti che solitamente erano destinati al ruolo di valvole di sfogo, o di piccole aree di privacy nel quale essere se stessi e non “il compagno o la compagna di…”.
A volte la forzata permanenza sotto lo stesso tetto potrebbe sfociare in dissapori, piccoli dispetti, e poi veri e propri conflitti. In questa fase entrano in gioco le lotte di potere, i terribili “Io Voglio, Tu Devi”.
Come evitare dunque che questo periodo si trasformi in una cupa prigionia?
Vediamo quali “stratagemmi” possono venire in nostro soccorso.
Dialogare
Questo è un buon momento per conoscersi più intimamente. Non per parlare della giornata di ufficio o del giro in shopping con le amiche, ma per parlare dei piccoli incubi da bambini, o dei piccoli sogni nel cassetto i primi giorni di università. Le piccole passioni messe da parte per la carriera lavorativa o quelle piccole vulnerabilità che ci angosciavano da adolescenti.
Impariamo a parlare, e ad ascoltare. Impariamo a conoscerci oltre la maschera che solitamente indossiamo. Abbiamo il coraggio di metterci a nudo e di vedere il nostro partner anche come la nostra più intima amicizia.
Giocare
In questi giorni non potremo andare fuori a divertirci, ma nulla ci impedisce di organizzare qualcosa di divertente dentro casa. Simuliamo un pigiama party, mettiamo da parte la nostra serietà sociale. Diventiamo due bimbi che si divertono insieme con un gioco di carte, o un gioco da tavola. Scambiamoci i nomi, invertiamoci i ruoli. Inventiamoci qualche gioco, facciamo le videochiamate con gli amici.
Utilizziamo questo tempo per potenziare la nostra reciproca confidenza. Ridiamo insieme, facciamo la lotta coi cuscini, impariamo qualche ballo di salsa.
Fantasticare
Non poteva mancare un pizzico di sana trasgressione. La convivenza forzata può portare a qualche litigio e far entrare in gioco l’orgoglio… un brutto compagno di vita. L’orgoglio può spegnere seriamente il desiderio sessuale e non far scattare le normali pulsioni per semplici “questioni di principio” o “rancori irrisolti”.
Cerchiamo di non far diventare il sesso una “routine quotidiana” o “semplice dovere coniugale” per rompere la noia domestica. Trasformiamolo in qualcosa di stuzzicante, è questo il momento di raccontarsi le fantasie, di provare qualcosa di diverso, di diventare… amanti.
Far finta di non conoscersi, di essere su un treno per un lungo viaggio e scambiarsi effusioni senza nemmeno dirsi il nome. Di fare un caldo bagno con un bicchiere di vino o un erotico massaggio a lume di candela. Giocare alla schiava e il padrone, o scoprire tanti punti diversi della casa nel quale farlo che non siano il letto.
Parlate, giocate, sognate, e ogni giorno sarà nuovo. Una nuova sfumatura della coppia, una nuova fantasia da provare, un nuovo lato del partner da conoscere.
